|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
di Claire Denis, con Valérie Lemercier, Vincent Lindon, Hélène Fillières, Hélène de Saint-Père
(Francia, 2002)
|
|
|
|
|
|
|
|
Mentre uno sciopero dei trasporti paralizza Parigi una donna (Valérie Lemercier, eccellente attrice comica, usata evidentemente qui a contro-impiego) sigilla gli ultimi pacchi di un trasloco, viene a sua volta rinchiusa nella propria vettura bloccata dal traffico, accoglie uno sconosciuto (Vincent Lindon), passerà la notte con lui. Claire Denis è regista sensibilissima della materia, di un cinema letteralmente a fior di pelle, fatto per avvicinarsi all'intimità degli individui come all'essenza delle cose; per carpirne i minimi guizzi, gli odori come i colori. L'esasperazione dei primissimi piani, l'entomologia delle sensazioni. L'alito dell'attimo sfuggente: per coglierne la sensualità e, grazie a quella, la più segreta interiorità. Niente di strano, allora, se la deriva indolente e sognante, più che veramente trasgressiva di questo adulterio borghese abbia finito per sedurre l'autrice dei finissimi J'AI PAS SOMMEIL e NENETTE ET BONI. Solo che, qui, i conti non tornano. I tempi di VENDREDI SOIR sono interminabili, anche se l'esasperazione faceva parte del gioco. Che si fa però troppo scoperto e sistematico. A tratti pure acuto ed intrigante, come quando scandaglia l'intimità di quella ferraglia illividita dai semafori; o l'atmosfera sospesa nel tempo e nello spazio di una pizzeria che accoglie i naufraghi metropolitani; o l'erotismo un po' sfruttato del due stelle con bidè. Ma la qualità di uno sguardo come quello della Denis è troppo prezioso per perdersi in quella sorta di compiacimenti.
|
|
Il film in Internet (Google)
|
Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
|
|
|